Quest'anno è il centenario della nascita, a Milano, di Antonia Pozzi. Ivi si laureò con una tesi sulla formazione letteraria di Flaubert. Nel 1938, su invito del grande poeta Vittorio Sereni, tenne vari incontri all'Università di Milano e tradusse un'opera letteraria dal tedesco. La sua scomparsa fu repentina e scioccante. Il 3 dicembre di quello stesso anno si suicidò: il suo corpo, gelato, venne ritrovato nella periferia della città meneghina. La poesia che viene proposta fu scritta il 21 gennaio di quel tragico 1938.
PERIFERIA
Sento l'antico spasimo
- è la terra
che sotto coperte di gelo
solleva le sue braccia nere -
e ho paura
dei tuoi passi fangosi, cara vita,
che mi cammini a fianco, mi conduci
vicino a vecchi dai lunghi mantelli,
a ragazzi
veloci in groppa ad opache biciclette,
o donne,
che nello scialle
si premono i seni.
E già sentiamo
a bordo di betulle spaesate
il fumo dei comignoli morire
roseo sui pantani...
Nel tramonto le fabbriche incendiate
ululano per il cupo avvìo dei treni...
Ma pezzo muto di carne io ti seguo
e ho paura -
pezzo di carne che la primavera
percorre con ridenti dolori.
...invidio un po' chi ha il coraggio di farla finita in un mondo senza amore...
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