domenica 12 febbraio 2012

MARIO LUZI

Dove mi porti, mia arte?
In che remoto
deserto territorio
a un tratto mi sbalestri?

In che paradiso di salute,
di luce e di libertà,
arte, per incantesimo mi scorti?

Mia? non è mia questa arte,
la pratico, la affino,
le apro le riserve
umane di dolore,
divine me ne appretta
lei di ardore
e di contemplazione
nei cieli in cui m'inoltro...


da Viaggio Terrestre e Celeste di Simone Martini, Garzanti, 1994.

lunedì 6 febbraio 2012

PATRIZIA DIAMANTE

Patrizia Diamante è immeritatamente sconosciuta come poetessa.  Alterna e impasta felicemente poesia e pittura, e d'altro canto, abitando a Firenze, non potrebbe essere altrimenti. Questo testo impareggiabile s'intitola "I miei capelli", e mi è stato dedicato nell'agosto di due anni fa. Stupefacente capacità di illuminare con le parole, e con piccoli tratti descrivere un intero universo.


Sono fili ramati selvaggi,
nuvole d'oro e rime di bronzo
confuse nella tana dei lupi,
sono eremi sospesi, ebbri,
erranti in rami metallici,
elettrici sotto la luna piena...
sono saltellanti e vaghi latrati
balzi di onde, caotiche,
meduse con le trecce di grano,
sono l'estasi pura del caos,
il rifugio di falene notturne
la sintassi del cielo animale...
sono preistorici, esuberanti
come la chioma d'una bufera,
umidi di nebbia e collerici.

Sono timidi, introversi, arricciati,
nemici del pettine, riottosi,
amanti della tempesta d'aria,
sono secchi, e sedimenti di rose,
emuli dell'entropìa ventosa,
migranti senza confine, nudi,
evanescenti pelurie di sabbia...
sono grumi, sono capelli ebraici,
indomabili, senza una conversione,
vagando, s'annodano in mare...
sono il residuo di un lontano pirata,
la schiuma assente, lo scoglio vivo,
il tremore del tempo sulla battigia.

Sono creature non docili, fragili,
ma senza resa alcuna s'avviluppano,
gridano,
ti accarezzano...

sabato 4 febbraio 2012

WYSLAWA SZYMBORSKA

Mentre il nostro Bel Paese disserta perfino nei telegionali delle " divertenti vicende" del mago Otelma all'Isola dei Famosi o del clamoroso caso del grande incasso di un film italiano da premio Oscar ("Benvenuti al Nord") in un silenzio AGGHIACCIANTE dei media se ne è andata  pochi giorni fa WISLAWA SZYMBORSKA, premio Nobel per la letteratura per il 1996 e considerata unanimemente il più GRANDE POETA vivente. Si è spenta a 88 anni nella sua Polonia, a Cracovia, in punta di piedi come aveva sempre vissuto.


Nulla è in regalo, 
tutto è in prestito...
sono indebitata fino al collo.
Sarò costretta a pagare per me
con me stessa,
a rendere la vita in cambio della vita.

È così che è stabilito,
il cuore va reso
e il fegato va reso
e ogni singolo dito.

È troppo tardi per impugnare il contratto.
Quanto devo
mi sarà tolto con la pelle.

Me ne vado per il mondo
tra una folla di altri debitori.
Su alcuni grava l’obbligo
di pagare le ali.
Altri dovranno, per amore o per forza,
rendere conto delle foglie.

Nella colonna Dare
ogni tessuto che è in noi.
Non un ciglio, non un peduncolo
da conservare per sempre.

L’inventario è preciso,
e a quanto pare
ci toccherà restare con niente.

Non riesco a ricordare
dove, quando e perché
ho permesso che aprissero
questo conto a mio nome.

La protesta contro di esso
la chiamano anima.
E questa è l’unica voce
che manca nell’inventario.