lunedì 28 maggio 2012

SALVATORE QUASIMODO

RIDE  LA  GAZZA, NERA  SUGLI  ARANCI


Forse è un segno vero della vita:
intorno a me, fanciulli con leggeri
moti del capo danzano in un gioco
di cadenze e di voci lungo il prato
della Chiesa. Pietà della sera, ombre
riaccese sopra l'erba così verde,
bellissime nel fuoco della luna!
Memoria vi concede breve sonno;
ora destatevi. Ecco, scroscia il pozzo
per la prima marea. Questa è l'ora:
non più mia, arsi, remoti simulacri.
E tu vento del sud forte di zàgare,
spingi la luna dove nudi dormono
fanciulli, forza il puledro sui campi
umidi d'orme di cavalle, apri
il mare, alza le nuvole dagli alberi;
già l'airone s'avanza verso l'acqua
e fiuta lento il fango tra le spine,
ride la gazza, nera sugli aranci.



dalla  raccolta  "ED  E' SUBITO  SERA"