venerdì 24 maggio 2013

MARTHA MEDEIROS


Martha Medeiros è una giornalista e poetessa brasiliana nata a Porto Alegre nel 1961. Questo è un suo famosissimo testo risalente al 2000, che per anni è stato erroneamente attribuito a Pablo Neruda. 



Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente
chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo
quando è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita,
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in sé stesso.

Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce
o non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

venerdì 10 maggio 2013

GUILLAUME APOLLINAIRE

Nato a Roma nel 1880 (il nome di battesimo è Guglielmo Apollinare) da una donna polacca, e figlio illegittimo di un ex ufficiale borbonico, muore a soli 38 anni a Parigi a causa della tristemente famosa influenza spagnola. La sua poesia, misconosciuta da vivo, viene fatta conoscere a partire dal 1919 per iniziativa di alcuni suoi amici letterati (tra cui Luis Aragon), e ora, dopo molti anni, Apollinaire viene riconosciuto unanimemente come uno dei più importanti poeti del primo Novecento. Questo testo è tratto da "Alcools", pubblicato nel 1913, considerato il suo capolavoro.



L'anemone e l'acquilegia
sono spuntati nel giardino
dove dorme la malinconia
tra l'amore e il disdegno

Vi vengono altresì le nostre ombre
che la notte disperderà
Il sole che le incupisce
con esse scomparirà

Le divinità delle acque vive
lasciano spiovere i loro capelli
Passa tu, devi inseguire
quella bell'ombra che vuoi