giovedì 2 dicembre 2021

"Time moves on" - Carmen & Thompson (1980)


I prati che guardo mi ricordano

i miei primi anni nella mia casa

dove mia madre diceva: ci incontreremo un giorno,

finché mi sono sposato con Loraine.
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Il tempo passa, e tu

non puoi resistere
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Il vento dell'est e la pioggia, sento

cadere lentamente sulla mia pelle.

Sento le voci dei ragazzini che hanno suonato

mentre la notte stava arrivando.
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Il tempo passa, e tu

non puoi resistere
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Che bei ricordi

mi riportano indietro.
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Il tempo passa, e tu

non puoi resistere
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Da quel momento, molto tempo fa

spensierato, attraverso le stagioni.
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Il tempo passa, e tu

non puoi resistere
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I prati che guardo mi ricordano

i miei primi anni nella mia casa.

Cerco di aggrapparmi ai ricordi

ma il tempo li sta incollando.
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Il tempo passa, e tu

non puoi resistere

lunedì 22 novembre 2021

PAOLO PIETRANGELI

Oggi se n'è andato Paolo Pietrangeli. Musicista, poeta, attore e regista. Ha scritto molte canzoni di protesta e questo è il testo della sua più famosa, "Contessa", che scrisse nel 1966 a ventuno anni.


"Che roba contessa, all'industria di Aldo han fatto uno sciopero quei quattro ignoranti; volevano avere i salari aumentati, gridavano, pensi, di esser sfruttati. E quando è arrivata la polizia quei pazzi straccioni han gridato più forte, di sangue han sporcato il cortile e le porte, chissa quanto tempo ci vorrà per pulire...". Compagni, dai campi e dalle officine prendete la falce, portate il martello, scendete giù in piazza, picchiate con quello, scendete giù in piazza, affossate il sistema. Voi gente per bene che pace cercate, la pace per far quello che voi volete, ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra, vogliamo vedervi finir sotto terra, ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato, nessuno piu al mondo dev'essere sfruttato. "Sapesse, mia cara che cosa mi ha detto un caro parente, dell'occupazione che quella gentaglia rinchiusa lì dentro di libero amore facea professione... Del resto, mia cara, di che si stupisce? anche l'operaio vuole il figlio dottore e pensi che ambiente che può venir fuori: non c'è più morale, contessa..." Se il vento fischiava ora fischia più forte le idee di rivolta non sono mai morte; se c'è chi lo afferma non state a sentire, è uno che vuole soltanto tradire; se c'è chi lo afferma sputategli addosso, la bandiera rossa ha gettato in un fosso. Voi gente per bene che pace cercate...
Informazioni

Scritta in occasione della prima occupazione studentesca dell'università a Roma, in seguito all'assassinio da parte fascista di Paolo Rossi. la canzone divenne tra le più eseguite durante il Maggio del '68.

lunedì 8 novembre 2021

FERNANDO PESSOA

 

LA MORTE E' LA CURVA DELLA STRADA

La morte è la curva della strada,
morire è solo non essere visto.
Se ascolto, sento i tuoi passi
esistere come io esisto.
La terra è fatta di cielo.
Non ha nido la menzogna.
Mai nessuno s’è smarrito.
Tutto è verità e passaggio.

giovedì 2 settembre 2021

Odysseas Elitis (1911-1996, premio Nobel per la letteratura nel 1979)

 

«S’infuria il sole, la sua ombra incatenata dà la caccia al mare / Una casetta, due casette, il pugno chiuso dalla rugiada profuma ogni cosa / Fiamme e fiamme vanno in giro a svegliare porte chiuse delle risate / è tempo che i mari si presentino ai pericoli / Che volete chiede il raggio, che volete chiede la speranza / calando la sua camicetta bianca / Ma il vento ha seccato la vampa, due occhi pensano / Senza sapere che fine faranno così denso è il loro futuro / Verrà un giorno che il sughero imiterà l’àncora e ruberà il sapore dell’abisso / Verrà un giorno che la loro duplice identità diventerà una sola / Più in alto o più in basso delle vette che ha incrinato il canto del Vespro / Di stasera, non importa, l’importante è altrove / Una ragazza, due ragazze, si curvano sui loro gelsomini e scompaiono / Resta un torrente a raccontarle ma proprio lì le notti si sono chinate a bere / Grandi colombi e grandi sentimenti coprono il loro silenzio / Pare quella loro passione sia irredimibile / Nessuno sa se verrà il dolore a spogliarsi insieme a loro / Le trappole scarseggiano, le stelle indicano agli amanti gli incantesimi / Tutto balza, si aggroviglia – pare sia giunta l’immortalità / La cercano le mani stringendo il loro destino che ha cambiato corpo e si è fatto vento / Forte – pare sia giunta l’immortalità».

venerdì 4 giugno 2021

DYLAN THOMAS

 

Non andartene docile in quella buona notte,
i vecchi dovrebbero bruciare e delirare al serrarsi del giorno;
infuria, infuria, contro il morire della luce.
Benché i saggi conoscano alla fine che la tenebra è giusta
perché dalle loro parole non diramarono fulmini
non se ne vanno docili in quella buona notte.
I probi, con l'ultima onda, gridando quanto splendide
le loro deboli gesta danzerebbero in una verde baia,
s'infuriano, s'infuriano contro il morire della luce.
Gli impulsivi che il sole presero al volo e cantarono,
troppo tardi imparando d'averne afflitto il cammino,
non se ne vanno docili in quella buona notte.
Gli austeri, prossimi alla morte, con cieca vista accorgendosi
che occhi spenti potevano brillare come meteore e gioire,
s'infuriano, s'infuriano contro il morire della luce.
E tu, padre mio, là sulla triste altura maledicimi,
benedicimi, ora, con le tue lacrime furiose, te ne prego.
Non andartene docile in quella buona notte.
Infuriati, infuriati contro il morire della luce.

Dylan Thomas, Maggio 1951

lunedì 26 aprile 2021

MILO DE ANGELIS (Milano, 1951)

 

LA LUCE SULLE TEMPIE


Che strano sorriso

vive per esserci e non par avere ragione

in questa piazza

chi confida e chi consola di colpo tacciono

è giugno, in pieno sole, l'abbraccio nasce

non domani, ma subito


Il pomeriggio, i riflessi

sui tavoli dei ristoranti

non danno spiegazioni

vicino alle unghie rosse

coincidono con le frasi,

questa è la carezza


che dimentica e dedica

mentre guarda dentro la tazzina, le gocce

rimaste, e pensa al tempo

e alla sua unica parola

d'amore: "adesso"

venerdì 19 marzo 2021

GIORDANO BRUNO

 

La verità entro di noi - Giordano Bruno


Lascia l'ombre ed abbraccia il vero.
Non cangiare il presente col futuro.
Tu sei il veltro che nel rio trabocca,
mentre l'ombra desia di quel c'ha in bocca.
Aviso non fu mai di saggio o scaltro
perdere un bene per acquistarne un altro.
A che cerchi si lungi diviso
se in te stesso trovi il paradiso?
Anzi, chi perde l'un mentre e' nel mondo,
non speri dopo morto l'altro bene.

Perche' si sdegna il ciel dare il secondo
a chi il primiero non caro non tenne;
cosi', credendo alzarti, vai a fondo;
ed ai piacer togliendoti, a le pene
ti condanni; e con inganno eterno,
bramando il ciel, stai ne l'inferno.


Tratto da Lo spaccio della bestia trionfante
Le bestie trionfanti rappresentano le figure di animali individuate tra le stelle. Le si deve cacciare via (spacciarle), perchè costituiscono un vecchio modo di essere, di vivere, di pensare...vecchi vizi. Tornare alla sincerità, semplicità..alla verità

Filippo Giordano Bruno (Nola, 1548 – Roma, 17 febbraio 1600)
Condannato al rogo dall'Inquisizione cattolica per eresia