martedì 9 settembre 2025

STEFANO BENNI (Bologna, 1947 - Bologna, 2025)

 

🔴ZIA
Sono stanca, hai detto
levandoti il camice
così piccola, di colpo
con le scarpette di gomma
nei corridoi silenziosi
dove è padrone il dolore.
La testa china su una cartella
pressione azotemia glicemia
i miei giochi di parole
per farti ridere
e portarti via. Zia.
Non posso devo finire
gli alberi sono rossi di sole
stanotte forse muore
la camera cinquantotto
e noi decidiamo se andare al cinema.
La mia malattia è la tua.
Il dolore degli altri
non si stacca dalla pelle
nè lasciando un camice
nè finendo una poesia
e sono stanco, anch'io
che non salvo vite
e non curo ferite
neanche le tue e le mie.

🔴LE MUCCHE
Le mucche dormono
dentro la stalla stanno insieme strette
e con il fiato fan le nuvolette
e sognano
le mucche sognano
un cielo azzurro bianco come il latte in cui decollano come farfallette
e volano
le mucche volano
sopra le nuvole dall'alto puntano le naturali loro artiglierie
e poi bombardano le macellerie
ma poi si svegliano le mosche ronzano
è già mattino
e le mucche pensano
le mucche pensano al loro destino
cos'è la vita infine?
Oggi siamo qui, domani scaloppine.

🔴PRIMA O POI L'AMORE ARRIVA
A un passaggio a livello
lontano dal mondo
un giorno d'agosto assolato
un capostazione annoiato
vide a un finestrino
di un accelerato
una signora bruna
e piú non lavorò
passava le serate
a guardare la luna
e i treni si scontravano
ma lui non li sentiva
prima o poi l'amore arriva.

🔴L'AMORE PASSA
Scusami,
ho usato
la nostra canzone
per una nuova
relazione.

domenica 7 settembre 2025

ANDREA GIBSON (1975-2025)

 

"So che questo mondo
è tutt'altro che perfetto
Non sono il tipo che scambia
un lampione per la luna
So che le nostre ferite
sono profonde come l'Atlantico
Ma ogni oceano ha una costa
e ogni costa ha una marea
Che torna costantemente
Per svegliare gli uccelli canori
nelle nostre mani
per svegliare la musica
nelle nostre ossa
per posare un bacio impavido
sulla bocca
di quel fiume appena nato
Che deve attraversare
il centro dei nostri cuori
per trovare la sua strada
verso casa"

lunedì 25 agosto 2025

RAFAEL CADENAS

 

Che ogni parola porti quello che dice.
Che sia come il tremore che la sostiene.
Che si conservi come un palpito.
Non ho da dire decorata falsità
nemmeno da mettere tinta dubbiosa
né aggiungere lucentezza a quello che c’è.
Questo mi obbliga ad ascoltarmi.
Ma siamo qui per dire la verità.
Saremo reali.
Voglio precisioni terrificanti.
Tremo quando credo che mi falsifico.
Devo portare in peso le mie parole.
Loro mi possiedono come io le possiedo.
Se non vedo bene, tu dimmi,
tu che conosci la mia bugia,
segnalami la calunnia,
rinfacciami la truffa.
Ti ringrazierò, sul serio.
Impazzisco per corrispondermi.
Tu sei il mio occhio, aspettami nella notte
e scorgimi, scrutami, sbattimi.

sabato 2 agosto 2025

TANIKAWA SHUNTARO

 

Essere vivi
essere vivi ora
vuol dire avere sete
essere abbagliati dal sole fra gli alberi
ricordare all’improvviso una melodia
starnutire
tenerti per mano
essere vivi
essere vivi ora
vuol dire minigonna
un planetario
Johann Strauss
Picasso
le Alpi
vuol dire imbattersi in tutte le cose belle
e poi
essere attenti e opporsi al male che vi si nasconde
essere vivi
essere vivi ora
vuol dire poter piangere
poter ridere
potersi arrabbiare
vuol dire libertà
essere vivi
essere vivi ora
vuol dire un cane che abbaia in lontananza ora
la terra che sta girando ora
da qualche parte il primo vagito che si alza ora
da qualche parte un soldato ferito ora
è un’altalena che dondola ora
è l’ora che passa ora
essere vivi
essere vivi ora
vuol dire il battito d’ali degli uccelli
vuol dire gente che ama
il tepore della tua mano
vuol dire vita

giovedì 17 luglio 2025

ALESSANDRO PARRONCHI

Fiorentino verace (1914-2007) fu storico e critico d'arte oltre che parte del trio Luzi / Bigongiari / Parronchi, definiti ermetisti e simbolisti, anche se lui non si è mai considerato esponente di tali correnti.


A che pensi?

La tua voce mi coglie
mentre guardo il paesaggio
rispecchiato sul buio della stanza.
Per un poco l’eco delle parole
si sospende al silenzio che le fa più gravi,
poi: a che pensi?
E il tuo viso si fa triste
per sapere, indagare…
Penso ai giorni d’aprile
che non io ma un altro certo
ha vissuto come in sogno,
ora richiusi sigillati
dietro un vetro trasparente
in un verde irraggiungibile deserto.
Penso a tutto ciò che sfugge dal presente.
Penso a quando sulla terra
sarà come noi non fossimo mai stati,
a quel vibrare delle tremule nell’aria,
a quegli odori.

🔴INFINITE OMBRE DORMONO
Infinite ombre dormono
nei boschi che un vertiginoso albore
rende più neri. Ah, se non fosse il lume
che qui rompe la tenebra,
e quello strano fiume che con voci
gaudiose sempre più s'allontana,
ti ricorderemmo, anima?
Chi mai trasalirebbe al tuo respiro?

lunedì 28 aprile 2025

ROBERTO ROVERSI


Libro fuggente per monti e foreste,
libro che ansante ritorni e ti siedi
a una finestra e guardi il mondo.
Invece io vedo un tarlo
fuggito da un Calepino
strisciare per un gradino
mentre fuori nel giardino
dove è sera è primavera.
Inutilmente corre via,
l'ho inseguito anche
nascosto nel legno
di una rilegatura...
il suo destino è segnato
finirò per schiacciarlo col piede
come un verme appestato
anzi no, farò in modo
che muoia di fame
come il conte Ugolino

lunedì 14 aprile 2025

DINO CAMPANA


In un momento
Sono sfiorite le rose
I petali caduti
Perché io non potevo dimenticare le rose
Le cercavamo insieme
Abbiamo trovato delle rose
Erano le sue rose
erano le mie rose
Questo viaggio
chiamavamo amore
Col nostro sangue
e colle nostre lagrime facevamo le rose
Che brillavano un momento
al sole del mattino
Le abbiamo sfiorite
sotto il sole tra i rovi
Le rose che non erano
le nostre rose
Le mie rose le sue rose
P. S. E così dimenticammo le rose